SOS Annuncio di Lavoro Cercasi!

“Ho risposto a 100 annunci di lavoro, ma ancora non mi ha chiamato nessuno!”, “Il mercato del lavoro è fermo, non ci sono inserzioni per me!”. Due facce della stessa medaglia.

La risposta agli annunci di lavoro è uno dei canali più utilizzati, ma, se il nostro destino dovesse dipendere unicamente da questo canale …  avremmo delle difficoltà. Vi spiego perché!

–  soltanto una minima parte delle opportunità lavorative diventa visibile, prima di pubblicare un nuovo annuncio o rivolgersi a società di ricerca e selezione, spesso le aziende si muovono tramite altri canali: CV già ricevuti o presenti sul database aziendale, Network, ricerca diretta di profili su LinkedIn; quindi, se non sono presenti inserzioni non vuol dire che il mercato del lavoro è fermo, ma che il ruolo è stato ricoperto prima ancora di rendere la posizione pubblica;

nel momento in cui viene pubblicato un annuncio di lavoro, proprio perché si tratta del canale di ricerca più utilizzato, entrano in gioco molte variabili (troppe) che possono influenzare la tua visibilità, come ad esempio:

  • Variabile Competitività: ogni annuncio viene pubblicato su più “vetrine” (LinkedIn, Infojobs, Sito aziendale, altro) e ad ogni inserzione rispondono centinai di persone;
  • Variabile Tempo, ovvero il numero di giorni trascorsi tra la pubblicazione dell’annuncio e la tua candidatura: se l’azienda o la società hanno già ricevuto tantissime candidature e hanno sufficienti CV per una selezione, potrebbero non visionare quelli successivi;
  • A volte si tratta di posizioni ormai chiuse, annunci di lavoro che spesso gli stessi motori di ricerca ripongono.

Questo non significa che non è importante cercare gli annunci di lavoro, ma è fondamentale non limitarsi a questo.

Cercare efficacemente significa muoversi nel mercato del lavoro utilizzando tutti i canali a disposizione, cercando ANCHE nella parte più nascosta, dove si trovano PIU’ OPPORTUNITA’ e MENO COMPETITIVITA’.

Come fare?

Abbiamo a disposizione il più grande Network di tutti i secoli, LinkedIn, dobbiamo solo utilizzarlo!

  • Curate il vostro profilo e aggiornatelo;
  • fate Network, ampliate la vostra rete di collegamenti, in maniera strategica;
  • pubblicate post su tematiche di rilievo per il vostro settore professionale;
  • commentate post di altri professionisti, condividendo la vostra opinione;
  • inviate auto-candidature, contattate referenti aziendali per presentare voi e il vostro valore professionale;
  • Fatevi notare!

“Un obiettivo senza un piano è solo un desiderio.” A.de Saint-Exupéry

Obiettivo professionale identificato ✔️ Curriculum Vitae pronto ✔️ Lettere di presentazione pronte ✔️ Profilo LinkedIn aggiornato ✔️

E adesso? PRONTI-PARTENZA-VIA?

Assolutamente NO! ⛔

Immagina di dover partire per un week-end fuori porta, ad esempio, per visitare una città d’arte che non conosci. Hai già scelto la tua meta, ma hai soltanto tre giorni di tempo per visitare le principali attrazioni (il tuo obiettivo).

Organizzare preventivamente il tuo viaggio ti aiuterà ad ottimizzare il tuo tempo: se prima di partire identifichi i tuoi punti di interesse, la posizione e gli eventuali orari di apertura, fai una selezione e riporti il tutto su un planning organizzando le tue visite nell’arco delle giornate che hai a disposizione, sicuramente riuscirai ad ottimizzare il tuo tempo e vedere più attrazioni rispetto a partire e decidere successivamente sul posto.

Diversamente, il rischio potrebbe essere quello di aver bisogno di molto più tempo per visitare la città e raggiungere il tuo obiettivo.

Per quanto riguarda la ricerca di una nuova opportunità professionale vale lo stesso discorso, è importante:

✔️ identificare le aziende target, ovvero quelle di tuo interesse;

✔️ capire quali sono i canali di ricerca che puoi utilizzare;

✔️ capire quali strumenti e modalità di contatto sono più efficaci per ogni canale che hai a disposizione;

✔️ organizzare la tua ricerca, elaborando un piano d’azione.

Vuoi trovare un nuovo lavoro? Sicuro di avere delle scarpe comode?

Eh si, perché stai per iniziare un viaggio, più o meno arduo, più o meno lungo; e questo dipende anche da te (non solo, ma in gran parte).

Possiamo immaginare l’avvio della ricerca di un nuovo lavoro come il punto 1 del nostro percorso.
Ma c’è un punto 0, spesso sottovalutato, che è quello che permette di prepararsi adeguatamente, prima di arrivare al punto 1.
Il percorso dal punto 0 al punto 1 è fondamentale, perché ti permetterà di ottimizzare il tempo e il costo del tuo viaggio.

E’ il tragitto in cui …

? Realizzi che ti meriti proprio questo viaggio, che, imposto o scelto, è la tua occasione;

? Identifichi quale è la meta ideale per te, per i tuoi bisogni attuali, per come sei, per cosa ti piace fare veramente;

?Identifichi quale mezzo di trasporto devi utilizzare, quali strumenti ti possono servire;

? Programmi il tuo itinerario, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mettendo in conto che, una volta iniziato il percorso, potresti aver bisogno di alcune soste per capire se stai procedendo nella direzione giusta … ed eventualmente apportare delle modifiche!

Buon viaggio!

Hai mai provato a cercare il tuo nome su Google?

Che ci piaccia o no, i Recruiter utilizzano Google e i Social per raccogliere informazioni su di noi.

Il fatto che non ci sembri giusto, che non si sia d’accordo, non cambia: ciò che è visibile sui nostri social, a portata di tutti, contribuirà a fornire una determinata immagine di noi ed è importante avere consapevolezza di quale messaggio stiamo comunicando.

I nostri social forniscono tantissime informazioni su di noi: le nostre esperienze professionali, le aziende per cui abbiamo lavorato, i progetti portati a termine … ma non solo! Raccontano i nostri interessi, le nostre passioni, cosa ci piace fare nel tempo libero e tanto altro ancora … un solo esempio: su Facebook prova a dare un’occhiata alle pagine che ti piacciono o ai gruppi a cui sei iscritto; se sono accessibili a tutti, dicono molto su di te, non trovi?

In quale occasione i Recruiter possono cercare informazioni su di noi?

Quando è aperta una ricerca e le parole chiave riconducono a noi;

Quando abbiamo risposto ad una candidatura e il nostro profilo è in linea con quanto cercato;

Quando abbiamo effettuato un colloquio e siamo rientrato nella lista dei “promossi”.

In ognuna di queste fasi la nostra Digital Reputation, ovvero la nostra immagine online, può fare la differenza e può determinare o meno il nostro passaggio allo step successivo della selezione.

Il lato positivo è che abbiamo il potere di modificare la nostra presentazione online e decidere noi quale immagine vogliamo dare di noi stessi: possiamo decidere i contenuti, le nostre azioni, quanto essere attivi, cosa rendere pubblico e cosa invece condividere soltanto con gli amici. Abbiamo il potere di decidere il messaggio che vogliamo comunicare.

Riporto alcuni suggerimenti:

–         Cura e mantieni aggiornato il tuo profilo: metti bene in risalto le tue competenze, i risultati professionali raggiunti, i progetti portati a termine;

–         Partecipa attivamente alle discussioni su tematiche in linea con le tue aree di interesse;

–        Non pubblicare post critici (soprattutto verso recruiter o realtà aziendali) e non alimentare polemiche con commenti inopportuni: anche sui social il tuo comportamento deve essere professionale;

–         Non trascurare la privacy, controlla chi può accedere ai tuoi contenuti: rendi visibile soltanto ciò che è in linea con l’immagine sociale che decidi di dare;

–         Fai una prova: chiedi a qualcuno, che non sia già in contatto con te sui social, di cercarti su google e prova a chiedere quali informazioni raccoglie su di te.

–         Rispondi ad una domanda: se tu fossi un Recruiter, cosa penseresti di te?

“Ma questo sono Io?”

Durante una consulenza di carriera, rileggendo la propria presentazione, molto spesso le persone rimangono stupite ed emozionate nel riscoprirsi.
Solo chi, come me, ha la fortuna di accompagnare in questa riscoperta, può vedere la luce negli occhi che la accompagna.

Quando viviamo delle esperienze di vita, comprese quelle professionali, emotivamente negative e svalutanti, la nostra autostima viene quasi inevitabilmente toccata.
Il rapporto con alcuni colleghi, l’atteggiamento del nostro capo, azioni di screditamento, possono farci dimenticare chi siamo veramente e ciò che siamo in grado di fare.

“Ma questo sono io?”

Si, sei tu. Sei quello che mi hai raccontato. Sono i tuoi successi e i risultati ottenuti nel tuo percorso professionale, le attività che hai portato a termine e le competenze che hai acquisito, i tuoi traguardi, raggiunti con tanto impegno, e tutte le tue potenzialità.

Ciò che mi piace sempre far notare è che il mio ruolo è stato quello di facilitare questa presa di consapevolezza: ogni persona ha già dentro di sé tutte le risposte e le risorse.

Quella che io chiamo ”la fase di scoperta” è come una scintilla, in grado di innescare l’energia necessaria per iniziare a progettare il proprio futuro.

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